Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19262 del 21 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:19262PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura quando l'agente, mediante minacce, costringe la persona offesa a consegnare denaro o altre utilità, senza che vi sia alcuna legittima pretesa o causale giustificatrice delle somme richieste, determinando così un ingiusto profitto per sé e un correlativo danno economico per la vittima. La mera volontà dell'imputato di restituire le somme indebitamente ottenute non esclude la configurabilità del reato, in quanto ciò non incide sulla destinazione finalistica delle richieste, volte a soddisfare pretese prive di tutela giuridica. La prova della responsabilità penale può fondarsi su molteplici elementi probatori, tra cui le dichiarazioni della persona offesa, la flagranza del reato, le registrazioni delle conversazioni e le testimonianze di altri soggetti che hanno confermato di aver prestato denaro alla vittima per far fronte alle richieste dell'imputato. Il rispetto del principio di presunzione di non colpevolezza e della regola dell'"al di là di ogni ragionevole dubbio" non implica l'automatica esclusione della responsabilità penale in presenza di eventuali profili di contraddittorietà o indeterminatezza nelle dichiarazioni della persona offesa, qualora tali elementi siano superati da altri riscontri probatori convergenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovan - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1582/2014 CORTE APPELLO di ANCONA, del 25/06/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/04/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. Ariolli Giovanni;
udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Balzano Antonio che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito, per la parte civile, l'Avv. (OMISSIS) il quale si associa al P.G.;
udito il difensore Avv. (OMISSIS), l…

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