Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7422 del 18 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:7422PEN

Massima

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L'impugnazione proposta dall'imputato contro la sentenza del giudice di pace, che lo abbia condannato ad una pena pecuniaria e al risarcimento del danno in favore della parte civile, è qualificabile come appello anche qualora non risulti espressamente impugnato il capo relativo alla condanna al risarcimento del danno, in quanto nel procedimento davanti al giudice di pace trova applicazione l'articolo 574 c.p.p., comma 4, nella parte in cui prevede che l'impugnazione dell'imputato contro la pronuncia di condanna penale estende i suoi effetti alle statuizioni civili dipendenti dalla condanna. Pertanto, l'ordinanza di inammissibilità dell'appello è erronea qualora l'imputato abbia formulato motivi concernenti la valutazione della prova in relazione alla ritenuta responsabilità penale e abbia espressamente impugnato il capo civile della sentenza chiedendo la riforma della decisione in riferimento alla condanna al risarcimento dei danni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MO. IF., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 22/06/2006 TRIBUNALE di REGGIO EMILIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. DIDONE ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALASSO Aurelio, che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

MOTIVI DELLA DECISIONE

MO. IF. ricorre per cassazione contro l&…

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