Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3130 del 21 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:3130PEN

Massima

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La contraffazione o l'alterazione del certificato di assicurazione di un autoveicolo configura il reato di falsità in scrittura privata, perseguibile a querela di parte. Pertanto, in assenza della presentazione della querela, l'azione penale non può essere iniziata, determinando l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che la condotta di creazione di un falso contrassegno assicurativo mediante fotocopiatura integra il reato di falsità in scrittura privata ex art. 485 c.p., e non quello di falsità in atti previsto dagli artt. 477 e 482 c.p., essendo necessaria la presentazione della querela di parte per la procedibilità del reato. La Corte ha quindi riqualificato il fatto come falsità in scrittura privata e ha annullato senza rinvio la sentenza impugnata per difetto della condizione di procedibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. DA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 17/05/2007 CORTE APPELLO di TRIESTE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMATO ALFONSO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MARTUSCIELLO Vittorio, che ha concluso per l'inamm.ta'.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Pa. Da. e' stato condan…

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