Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9945 del 10 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:9945PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione criminale si perfeziona con la conclusione di un accordo tra il singolo e il gruppo, in forza del quale il primo si pone "a disposizione" del secondo per una serie non predeterminata di contributi all'attività dell'associazione, che il gruppo riconosce come risorsa strutturalmente acquisita. La consumazione del reato associativo non richiede la realizzazione effettiva dei contributi promessi, né la conoscenza da parte dei singoli associati di ogni aspetto dell'organizzazione criminale o di un numero minimo dei suoi componenti, essendo sufficiente la consapevolezza di avere prestato la propria adesione ad un patto criminale cui è sottesa una struttura organizzata. Gli indizi della partecipazione possono essere desunti da una pluralità di elementi convergenti, come la conoscenza del luogo di custodia di beni strumentali all'attività illecita, l'accompagnamento di altri associati, l'attivazione a seguito di eventi pericolosi per il gruppo, le conversazioni che dimostrino il ruolo e l'inserimento nell'organizzazione, anche se il contributo del singolo risulti marginale o il suo ruolo specifico non sia determinante. La previsione di una consegna di stupefacente in favore di un associato non è incompatibile con la sua partecipazione al sodalizio, potendo rientrare nello schema organizzativo della associazione, sia in termini generali sia per la peculiarità della consegna di una partita di droga. La mancata concessione degli arresti domiciliari non determina insufficienza della motivazione, se l'ordinanza ha fondato la decisione di rigetto anche su altre ragioni, non espressamente e specificamente criticate, idonee a sorreggere la decisione di mantenimento della custodia cautelare in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. MOCCI Mauro - Consigliere

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/9/2015 del Tribunale di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con…

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