Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 13190 del 16 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:13190CIV

Massima

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Il giudice, nell'emettere un provvedimento, è tenuto a verificare con la massima diligenza l'esattezza dei dati identificativi delle parti, al fine di garantire il corretto svolgimento del procedimento e il rispetto del principio di uguaglianza. L'errore materiale nell'indicazione dei nomi delle parti, qualora accertato, deve essere prontamente corretto dal giudice, anche d'ufficio, al fine di assicurare la piena corrispondenza tra il provvedimento e la reale identità dei soggetti coinvolti, senza che ciò comporti alcun onere di spese per le parti. Il principio di correttezza e buona fede processuale impone al giudice di adottare tutte le misure necessarie per evitare che errori di questo tipo possano pregiudicare i diritti e gli interessi delle parti in causa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 2

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. D'ASCOLA Pasquale - Presidente

Dott. CARRATO Aldo - Consigliere

Dott. FALASCHI Milena - Consigliere

Dott. TEDESCO Giuseppe - Consigliere

Dott. SCARPA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 16783-2018 proposto da:
(OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS), elettivamente domiciliati in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che li rappresenta e difende;
- ricorrenti -
contro
MINISTERO ECONOMIA FINANZE (OMISSIS);
- intimato -
avverso l'ordinanza della CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE di ROMA, depositata il 18/04/2018;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 01/02/2019 dal Consigliere Dott. SCARPA ANTONIO.
RITENUTO<…

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