Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 635 del 2017

ECLI:IT:TARVEN:2017:635SENT

Massima

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Il termine perentorio di venti giorni previsto dalla normativa per l'adozione di un provvedimento inibitorio a seguito di una denuncia di inizio attività edilizia deve essere rispettato dall'amministrazione comunale, la quale, decorso tale termine, può intervenire solo mediante provvedimenti di autotutela previa comunicazione di avvio del relativo procedimento. L'amministrazione non può limitarsi a richiedere in modo generico l'adeguamento della recinzione alla normativa vigente senza contestare specificamente i presupposti o le violazioni che impediscono la realizzazione dell'intervento, dovendo altresì svolgere un'adeguata istruttoria, anche mediante sopralluogo, prima dell'adozione del provvedimento. Il mancato rispetto di tali principi comporta l'annullamento del provvedimento adottato.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/07/2017

N. 00635/2017 REG.PROV.COLL.

N. 02303/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2303 del 2002, proposto da:
Casson Stefano, rappresentato e difeso dagli avv. Francesco Carricato, Damiana Stocco e Pier Vettor Grimani, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Venezia, S. Croce, 466/G;

contro

Comune di Rosolina, in persona del Sindaco pro tempore, non costituitosi in giudizio;

per l'annullamento

del provvedimento prot. n. 11236/02 del 4.7.2002 del Comune di Rosolina, notificato l’11.7.2002.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza p…

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