Il reato di guida in stato di ebbrezza, anche se caratterizzato da un tasso alcolemico superiore alla soglia di legge, può essere ritenuto di particolare tenuità ai sensi dell'art. 131-bis c.p. e, pertanto, non punibile, qualora ricorrano congiuntamente i seguenti requisiti: 1) modesta entità del precedente penale dell'imputato; 2) assenza di danni a persone derivanti dalla condotta di guida; 3) prossimità del tasso alcolemico accertato alla soglia di punibilità prevista dall'art. 186, comma 2, lett. b), c.d.s.; 4) non abitualità della condotta, da valutarsi non solo in relazione a precedenti condanne, ma anche alla presenza di altri illeciti della stessa indole, anche se non ancora definiti con sentenza irrevocabile. In tali ipotesi, il giudice può dichiarare il fatto non punibile, in quanto la condotta, valutata complessivamente sulla base delle modalità della stessa e dell'esiguità del pericolo o del danno, risulta di particolare tenuità, ai sensi dell'art. 133 c.p.