Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2960 del 25 gennaio 2006

ECLI:IT:CASS:2006:2960PEN

Massima

Massima ufficiale
In materia di misure di prevenzione patrimoniale, l'art. 2 ter L. n. 575 del 1965 autorizza il sequestro e la confisca dei beni di cui la persona sottoposta a procedimento di prevenzione (di cui all'art. 3 L. 27 dicembre 1956, n. 1423) risulta poter disporre direttamente od indirettamente e fra questi rientrano per presunzione di legge, sia pure relativa, i beni del coniuge, dei figli e degli altri conviventi, soggetti nei cui confronti devono essere sempre disposte le indagini, ai sensi di quanto previsto dall'art. 2 bis, comma terzo, della stessa legge; il legislatore presuppone, infatti, che l'indiziato di appartenere ad associazioni di tipo mafioso faccia in modo che i beni illecitamente ottenuti appaiano formalmente nella disponibilità giuridica delle persone di maggior fiducia, ossia i conviventi, sui quali grava pertanto l'onere di dimostrare l'esclusiva disponibilità del bene per sottrarlo alla confisca.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Renato - Presidente

Dott. SANTACROCE Giorgio - Consigliere

Dott. SILVESTRI Giovanni - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) NA. FR. , N. IL (OMESSO);

2) CR. PA. , N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 21/03/2005 CORTE APPELLO di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. CORRADINI GRAZIA;

lette le conclusioni del P.G. Dr. IZZO Gioacchino che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso con le ulteriori statuizioni di legge.

OSSERVA

1 - Con provvedimento in data 21 marzo 2005 la Corte d'Appello di Pa…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.