Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 594 del 2019

ECLI:IT:TARLE:2019:594SENT

Massima

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Il Comune può legittimamente ordinare la rimozione di un manufatto pertinenziale all'attività commerciale, qualora esso non rientri nella tipologia di "dehor" prevista dal regolamento comunale e non sia assistito dal previo rilascio di idoneo titolo edilizio. In tali ipotesi, il manufatto deve considerarsi abusivo e il Comune è tenuto a diffidare il titolare dell'attività commerciale al ripristino dello stato dei luoghi, procedendo in caso di inottemperanza all'adozione di provvedimenti finalizzati alla demolizione. Il Comune, infatti, nell'esercizio dei propri poteri di controllo e vigilanza sull'attività edilizia, è legittimato a verificare la conformità delle opere realizzate rispetto alla normativa urbanistica ed edilizia vigente, ordinando la rimozione di quelle prive di idoneo titolo autorizzativo. Tale potere, finalizzato alla tutela dell'interesse pubblico al corretto assetto del territorio, si fonda sul principio di legalità che impone il rispetto delle regole urbanistiche ed edilizie, a prescindere dalla natura commerciale o meno dell'attività svolta nell'ambito del manufatto abusivo. Pertanto, il Comune non può esimersi dall'adottare i provvedimenti di demolizione, anche laddove il manufatto risulti strumentale all'esercizio di un'attività economica, essendo tenuto a garantire il rispetto della normativa urbanistica ed edilizia a tutela dell'interesse pubblico, senza che possano rilevare eventuali interessi di natura privatistica. La valutazione in ordine alla natura del manufatto e alla sua conformità alla disciplina urbanistica ed edilizia rientra nella discrezionalità tecnica del Comune, sindacabile solo per vizi di legittimità e non di merito.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/04/2019

N. 00594/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01641/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1641 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Il Porto S.r.l, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Gianluca Prete, Piero Giuseppe Relleva, con domicilio eletto presso lo studio Angelo Vantaggiato in Lecce, via Zanardelli 7;

contro

Comune di Taranto, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Maddalena Cotimbo, con domicilio eletto presso lo studio Tommaso Fazio in Lecce, piazzetta Montale, 2;

per l'annullamento

quanto al ricorso originario, del provvedimento prot. n. 5305…

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