Il giudice amministrativo è privo di giurisdizione sulle controversie relative alla decadenza dall'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, successivamente al provvedimento di assegnazione, in quanto in tale fase la pubblica amministrazione non esercita poteri autoritativi, ma agisce quale parte di un rapporto privatistico di locazione, sicché la posizione dell'assegnatario è di diritto soggettivo. Pertanto, la controversia avente ad oggetto l'atto di revoca o decadenza dell'assegnazione, fondato sul successivo venir meno dei presupposti per il mantenimento del diritto all'occupazione dell'alloggio, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, il quale è chiamato a verificare la mera ricorrenza di una causa sopravvenuta di decadenza, senza alcuna valutazione di carattere discrezionale da parte della pubblica amministrazione. Ciò in applicazione del principio affermato dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 204 del 2004, secondo cui, in materia di assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, sussiste la giurisdizione del giudice ordinario per tutte le controversie attinenti alla fase successiva al provvedimento di assegnazione, in quanto in tale ambito la pubblica amministrazione non esercita un potere autoritativo, ma agisce quale parte di un rapporto privatistico di locazione.