Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41365 del 11 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:41365PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti può essere desunta da un complesso di elementi indiziari, quali i contatti tra gli indagati, le conversazioni intercettate che evidenziano l'organizzazione di attività illecite, il sequestro di piantagioni di droga riconducibili agli indagati, nonché la destinazione dei proventi dell'attività criminosa a favore di altri membri del gruppo. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono integrare la prova della consapevolezza dell'indagato dell'esistenza del vincolo associativo e del suo ruolo all'interno dell'organizzazione, anche in assenza di una prova diretta della sua formale adesione al sodalizio. La giurisprudenza di legittimità ritiene, infatti, che la prova del reato associativo non debba necessariamente coincidere con quella del reato fine, essendo sufficiente la dimostrazione della partecipazione consapevole dell'indagato all'associazione, a prescindere dalla piena prova della sua responsabilità per i singoli reati-scopo. Pertanto, la valutazione degli elementi indiziari nel loro complesso, senza contraddizioni logiche, può consentire di ritenere integrato il delitto di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, anche in assenza di una prova diretta della formale adesione dell'indagato al sodalizio criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. Ia. Mi. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 03/02/2011 del Tribunale di Catanzaro;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Anna Petruzzellis;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. D'Ambrosio Vito, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

sentito il difensore, avv. Rotundo Sergio…

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