Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il concessionario di un'opera pubblica, nell'ambito di un rapporto concessorio, assume il pieno rischio imprenditoriale e deve attuare senza ritardo gli impegni espressamente assunti nei confronti dell'amministrazione concedente, adottando tutte le necessarie misure organizzative e rispettando i tempi di attuazione particolarmente gravosi previsti dalla convenzione. L'inadempimento del concessionario, accertato in via definitiva, non può essere giustificato dal successivo venir meno dell'interesse dell'amministrazione alla realizzazione dell'opera, ove tale mutamento di indirizzo sia intervenuto in un momento successivo alla proposizione delle domande giudiziali da parte del concessionario, in quanto in tale ipotesi il debitore non può più adempiere ai sensi dell'art. 1453, comma 3, c.c. Pertanto, in assenza di prova che il disinteresse dell'amministrazione fosse già maturato prima dell'inadempimento del concessionario, quest'ultimo non può pretendere il risarcimento del danno, essendo tenuto ad assumersi il rischio imprenditoriale connesso alla realizzazione dell'opera pubblica secondo gli impegni convenzionalmente assunti.