Consiglio di Stato sentenza n. 11395 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:11395SENT

Massima

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Il mancato completamento delle opere entro il termine normativamente prescritto per l'ammissione al beneficio del condono edilizio, unitamente all'accertamento di uno stato iniziale di edificazione del manufatto, integrano validi presupposti per il rigetto della domanda di sanatoria, senza che l'amministrazione sia tenuta a disporre ulteriori approfondimenti istruttori. L'onere di provare la data di ultimazione delle opere grava sul proprietario, in quanto solo quest'ultimo può fornire inconfutabili atti, documenti ed elementi probatori che siano in grado di radicare la ragionevole certezza dell'epoca di realizzazione del manufatto. In difetto di tali prove, resta integro il potere dell'amministrazione di negare la sanatoria dell'abuso e il suo dovere di irrogare la sanzione demolitoria. Inoltre, la mancata produzione agli atti del procedimento amministrativo di una sentenza penale, pur rilevante, non denota alcuna violazione delle garanzie di partecipazione procedimentale, essendo onere del privato attivarsi diligentemente e tempestivamente per mettere a disposizione dell'ente territoriale ogni elemento conoscitivo ritenuto utile, tenuto conto del precedente preavviso di rigetto e, quindi, della prossima adozione dei provvedimenti reiettivi delle domande di sanatoria straordinaria. Infine, l'infondatezza delle censure relative alla violazione delle garanzie di partecipazione procedimentale rende superfluo l'esame di quelle relative alle altre e autonome ragioni poste a fondamento dei provvedimenti di diniego, atteso il carattere plurimotivato degli atti impugnati.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/12/2023

N. 11395/2023REG.PROV.COLL.

N. 09524/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9524 del 2019, proposto dai sig.ri -OMISSIS-, rappresentati e difesi dall’avvocato Francesco Di Ciollo, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Pier Luigi Panici in Roma, viale Germanico, n. 172 e con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia

contro

il Comune di Terracina, non costituito in giudizio

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, Sezione staccata di Latina (Sezione Prima) n. -OMISSIS-, pubblicata in data -OMISSIS-.

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Vi…

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