Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9008 del 25 febbraio 2003

ECLI:IT:CASS:2003:9008PEN

Massima

Massima ufficiale
L'insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ex art. 273 c.p.p., e delle esigenze cautelari di cui all'art. 274 stesso codice è rilevabile in Cassazione soltanto se si traduce nella violazione di specifiche norme di legge od in mancanza e/o manifesta illogicità della motivazione, risultante dal testo del provvedimento impugnato (art. 606, lett. e, c.p.p.), sotto il profilo della congruità e completezza della valenza sintomatica attribuita alle premesse costituite dagli indizi ed alla coerenza intrinseca delle conseguenze che se ne traggono in ordine alla prognosi di probabilità della colpevolezza dell'indagato. Il principio dell'inutilizzabilità delle prove ex art. 191, comma 1, c.p.p., sia pure invocabile anche per la fase degli atti di indagine del pubblico ministero, trova applicazione unicamente nelle ipotesi in cui le prove siano state acquisite in violazione dei divieti stabiliti dalla legge. Ne consegue che detta inutilizzabilità possa discendere, in difetto di espressa e specifica previsione, soltanto dalla illegittimità in sè della prova stessa, desumibile dalla norma o dal complesso di norme che la disciplinano, e non si estenda a quelle prove che siano state solo irritualmente acquisite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE QUINTA PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Guido IETTI - Presidente
Pierfrancesco MARINI - Consigliere
Nunzio CICCHETTI - Consigliere
Giuseppe SICA - Consigliere
Angelo DI POPOLO - Consigliere
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
An. Ma. Fr., n. a San. Be. Va. di Sa. il (...);
avverso:
ordinanza emessa il 19.9.2002 dal Tribunale del riesame di Torino;
udita la relazione svolta dal Consigliere dott. Pierfrancesco Marini;
sentite le conclusioni del Procuratore Generale dott. Antonio Mura, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
sentito il difensore dell'indagata Avv.to Prof. Ca. Ta., che chiede accogliersi il ricorso;
LA CORTE OSSERVA
1. Il mattino del 30.1.2002, all'interno della propria abitazione familiare sita in frazione Mo. del Comune di Co., trovava la morte il piccolo Sa. Lo. di anni t…

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