Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37630 del 28 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:37630PEN

Massima

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Il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico protetto di cui all'art. 615-ter c.p. si configura quando l'agente, pur essendo formalmente abilitato all'accesso, viola le condizioni e i limiti risultanti dal complesso delle prescrizioni impartite dal titolare del sistema per delimitare oggettivamente l'accesso al medesimo, senza che possano rilevare gli scopi e le finalità che soggettivamente hanno motivato l'ingresso nel sistema. Pertanto, l'accesso da parte di un soggetto abilitato non integra il reato di cui all'art. 615-ter c.p. qualora sia effettuato nel rispetto delle modalità e dei limiti stabiliti dal titolare del sistema, a prescindere dalle finalità perseguite dall'agente, anche se queste fossero diverse da quelle consentite. Ai fini della configurabilità del reato, è irrilevante che l'accesso sia stato effettuato su richiesta, seppur informale, del titolare dell'utenza, essendo necessario che tale richiesta rispetti le formalità previste dal titolare del sistema. Inoltre, il reato di rivelazione di segreto d'ufficio di cui all'art. 326 c.p. non si configura quando i dati divulgati, pur essendo qualificabili come notizie d'ufficio, non sono soggettivamente riservati in quanto conoscibili dal titolare dell'utenza telefonica, in assenza di un esplicito atto di segretazione o di un procedimento in corso che ne imponga la riservatezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giulian - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1345/2010 CORTE APPELLO di MILANO, del 06/07/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/05/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, dr. Scardaccione, ha concluso chiedendo rigett…

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