Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39404 del 21 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:39404PEN

Massima

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Le dichiarazioni della persona offesa, in assenza di elementi che le smentiscano, costituiscono prova sufficiente ai fini dell'affermazione della responsabilità penale dell'imputato per il reato di minaccia, senza che sia necessario il riscontro con ulteriori elementi di prova. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza e la gravità della minaccia, gode di ampio potere discrezionale, la cui valutazione non può essere sindacata in sede di legittimità se non in presenza di vizi logici o giuridici della motivazione. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, rappresenta la sanzione per l'impugnazione manifestamente infondata, che non consente di rimettere in discussione il giudizio di merito già formato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ma. Mi. nata il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 10-4-06 dal Tribunale di Treviso;

Visti gli atti, il provvedimento denunciato ed il ricorso;

Sentita la relazione fatta dal consigliere dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. MONETTI Vito, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore, …

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