Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1167 del 2022

ECLI:IT:TARCT:2022:1167SENT

Massima

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Il provvedimento con cui viene ingiunta, sia pure tardivamente, la demolizione di un immobile abusivo e giammai assistito da alcun titolo, per la sua natura vincolata e rigidamente ancorata al ricorrere dei relativi presupposti in fatto e in diritto, non richiede motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse (diverse da quelle inerenti al ripristino della legittimità violata) che impongono la rimozione dell'abuso. Il principio in questione non ammette deroghe neppure nell'ipotesi in cui l'ingiunzione di demolizione intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso e il trasferimento non denoti intenti elusivi dell'onere di ripristino. L'abuso, avendo natura di illecito permanente, rimane sempre "attualizzato" e l'affidamento del privato può essere tutelato solo se incolpevole, mentre la realizzazione e il consapevole mantenimento in loco di un'opera abusiva si concretizza in una volontaria attività "contra legem". Pertanto, la mancata valutazione della possibile applicazione della sanzione pecuniaria sostitutiva non costituisce un vizio dell'ordine di demolizione, ma, al più, della successiva fase esecutiva, riguardante l'accertamento delle conseguenze derivanti dall'omesso adempimento al predetto ordine di demolizione e della verifica dell'incidenza della demolizione sulle opere non abusive. Infine, la mancata comunicazione di avvio del procedimento o la mancata considerazione dell'apporto partecipativo del privato, data la natura integralmente vincolata dei provvedimenti volti alla repressione di abusi edilizi, non incidono sulla legittimità del provvedimento adottato dall'ente locale.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/04/2022

N. 01167/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01625/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1625 del 2006, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio sito in Catania, alla Via V.Giuffrida n. 37;

contro

Comune di Mascali, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio sito in Catania, alla ((omissis)) n. 6;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 03, del 20/03/2006, recante ingiunzione alla demolizione delle opere abusive realizzate nel Comune di Mascali;

nonché per il risarcimento dei danni subiti.

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