Il contratto di cessione dell'intero capitale sociale di una società, avente ad oggetto l'esercizio di un'attività produttiva, comporta l'assunzione da parte del cedente di specifiche obbligazioni di garanzia relative alla consistenza qualitativa e quantitativa del patrimonio sociale, nonché alla sua immediata disponibilità e funzionalità per l'attività d'impresa del cessionario, in applicazione del principio di buona fede nell'esecuzione del contratto. Pertanto, l'inadempimento di tali obbligazioni di garanzia, anche in assenza di espressa pattuizione, legittima il cessionario a richiedere il risarcimento dei danni subiti, ai sensi dell'art. 1218 c.c., senza che trovino applicazione i termini di decadenza e prescrizione previsti per la garanzia per vizi della cosa venduta di cui agli artt. 1494 e ss. c.c. La valutazione circa la sussistenza e l'estensione di tali obbligazioni di garanzia rientra nell'interpretazione del contratto, da effettuarsi alla luce del principio di buona fede, tenuto conto della finalità economica perseguita dalle parti con l'operazione di cessione dell'intera partecipazione sociale.