Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13011 del 25 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:13011PEN

Massima

La pericolosità sociale del condannato, ai fini della proroga della misura di sicurezza della libertà vigilata, può essere desunta dalla sua pregressa carriera criminale, dalla latitanza all'estero e dal sospetto di collegamenti con la criminalità organizzata, anche in assenza di elementi di attualità, purché tali circostanze siano valutate in modo concreto e non meramente congetturale, tenendo conto di tutti i dati di fatto rilevanti, inclusi quelli favorevoli al condannato, al fine di formulare un giudizio prognostico sulla probabilità che egli possa commettere ulteriori reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TA. LU. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 05/06/2008 TRIB. SORVEGLIANZA di BOLOGNA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO ALDO;

lette le conclusioni del P.G., che ha chiesto l'annullamento del provvedimento impugnato.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, il Tribunale di sorveglianza di Bologna respingeva l'appello propost…

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