Alle misure cautelari personali sono inapplicabili le norme in tema di prova di cui agli artt. 187 e seg. cod. proc. pen., stante la diversa fase processuale in cui queste vengono in considerazione - quella, cioe`, della responsabilita` - rispetto al giudizio, di natura meramente probabilistica, di cui all`art. 273, comma primo, cod. proc. pen.; quest`ultimo, pertanto, puo` essere legittimamente formulato anche nel caso in cui non sia stata osservata la disposizione dettata dall`art. 195 dello stesso codice in tema di testimonianza indiretta, la cui violazione e` sanzionata, nel giudizio di responsabilita`, con l`inutilizzabilita`. Nondimeno le cautele poste dal legislatore, sia pure ai soli fini del giudizio di colpevolezza, riguardo alla testimonianza indiretta e la gravita`, richiesta dal predetto art. 273, degli inizi che legittimano l`adozione della misura cautelare, importano che, a tali fini, non sia sufficiente la mera attendibilita` intrinseca del dichiarante "de relato", ma che, al contrario, le dichiarazioni accusatorie trovino altresi` un adeguato riscontro estrinseco, il quale, pur non essendo necessario che investa il fatto nella sua totalita`, deve comunque riguardare la persona stessa dell`accusato.     da vedere: Sen 12/06/1991 2318 sez 1 Pen Sen 21/12/1993 4403 sez 1 Pen Sen 03/12/1993 4843 sez 1 Pen Sen 11/07/1992 2082 sez 6 Pen