Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 14845 del 20 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:14845PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nell'esercizio delle proprie funzioni, si appropria indebitamente di denaro o altri beni di cui abbia il possesso o la disponibilità per ragioni del suo ufficio, commette il reato di peculato, anche quando i beni appartengano a privati, purché siano stati consegnati in relazione al rapporto di servizio con la pubblica amministrazione. Tale condotta è distinta e concorrente rispetto al reato di truffa, qualora l'agente abbia realizzato artifici e raggiri nei confronti dei privati, facendo loro apparire come eseguite le prestazioni a lui richieste e conseguentemente dovuto il correlato compenso, in assenza del compimento degli adempimenti dovuti. Ricorre inoltre l'aggravante della violazione di un rapporto di fiducia, quando la prestazione di opera dell'agente si svolge sulla base di un rapporto di fiducia preesistente all'oggetto materiale del delitto e tale da agevolarne la commissione. Tuttavia, il reato di falso ideologico commesso da un privato incaricato di pubblico servizio non è configurabile ai sensi degli articoli 480 e 493 c.p., in quanto tali fattispecie sono proprie del pubblico ufficiale o del pubblico impiegato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24 giugno 2019 la Corte di appello di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Angelo Costanzo;
udita la requisitoria del Sostituto Procuratore generale Dr. Lori Perla, che chiede annullarsi la sentenza impugnata sia annullata in relazione al capo C, con rinvio per la rideterminazione della pena, e dichiararsi inammissibile nel resto il ricorso.
L'avvocato (OMI…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.