Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 934 del 12 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:934PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento di applicazione della pena su richiesta delle parti, può dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione proposto dall'imputato, in assenza di motivi attinenti all'espressione della volontà dell'imputato, al difetto di correlazione tra la richiesta e la sentenza, all'erronea qualificazione giuridica del fatto o all'illegalità della pena o della misura di sicurezza. In tali casi, la Corte di Cassazione procede con una procedura semplificata e non partecipata, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende. Tale principio si fonda sulla ratio di garantire celerità e speditezza del procedimento di applicazione della pena su richiesta, limitando il sindacato di legittimità ai soli vizi espressamente previsti dalla legge, al fine di assicurare l'effettività del consenso dell'imputato e la corrispondenza tra la richiesta e la pronuncia giudiziale. Pertanto, il giudice di legittimità, nell'ambito del rito speciale del patteggiamento, è tenuto a dichiarare l'inammissibilità del ricorso per cassazione proposto dall'imputato, qualora i motivi dedotti non rientrino nelle tassative ipotesi di ammissibilità previste dalla legge, senza poter procedere ad un esame nel merito della sentenza impugnata. Tale orientamento giurisprudenziale mira a preservare la natura premiale e deflattiva del rito alternativo del patteggiamento, evitando che il ricorso per cassazione possa essere utilizzato come strumento per rimettere in discussione la pena concordata, in assenza di specifici vizi denunciabili. In tal modo, si garantisce il corretto bilanciamento tra l'esigenza di celerità e semplificazione del procedimento e il diritto di difesa dell'imputato, il quale mantiene la possibilità di impugnare la sentenza solo per i motivi tassativamente previsti dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. in (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 173/20 del GIP Tribunale di Savona del 02/07/2020;
udita la relazione del consigliere, Orlando Villoni.
RILEVATO
che e' stato proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza indicata in epigrafe con cui il GIP del Tribunale di Savona, a sua richiesta concordata con il PM, ha applicato nei confronti di (OMISSIS) ai sensi dell'articolo 444 c.p.p. la pena di due anni e otto mesi di reclusione ed Euro 14.000,00 di multa in …

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