Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel decidere sulla controversia relativa al rilascio di un'autorizzazione per l'esercizio di un pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande, ha affermato il seguente principio di diritto: In caso di pluralità di domande concorrenti per il rilascio di autorizzazioni per l'apertura di nuovi pubblici esercizi di somministrazione, in assenza di una disciplina specifica nella legge n. 287/1991, trovano applicazione le disposizioni di cui all'art. 30 della legge n. 426/1971 e all'art. 44 del D.M. n. 375/1988, le quali prevedono che l'autorizzazione debba essere rilasciata al richiedente che dimostri la disponibilità dei locali destinati all'attività, mentre a parità di condizioni si debba seguire l'ordine cronologico di presentazione delle domande. La dimostrazione della disponibilità dei locali non richiede forme particolari, essendo sufficiente comprovare un diritto reale o personale che ne garantisca l'utilizzo secondo la destinazione prevista, come nel caso di un preliminare unilaterale di locazione. Pertanto, il Comune è legittimato a rilasciare l'autorizzazione al richiedente che abbia dimostrato la disponibilità dei locali, anche in presenza di un'altra domanda concorrente che non abbia fornito analoga prova.