La partecipazione alla rissa aggravata è configurabile quando i soggetti, pur non avendo una precisa intenzione di offendere, si recano in un luogo appartato e in orario notturno, armati di oggetti potenzialmente atti ad offendere, con l'intento di risolvere con la forza fisica una precedente controversia, accettando il rischio di uno scontro violento. In tali casi, la responsabilità per il delitto di rissa aggravata sussiste anche in assenza di una volontà omicida, essendo sufficiente la rappresentazione e l'accettazione del rischio di lesioni gravi. Tuttavia, per l'imputazione del tentativo di omicidio, è necessaria una motivazione puntuale sulla sussistenza del dolo, diretto o eventuale, in capo ai singoli partecipanti, tenendo conto delle modalità concrete dell'azione lesiva, dell'uso di armi idonee a cagionare la morte e della direzione dei colpi inferti. Inoltre, la mancata concessione delle attenuanti generiche deve essere adeguatamente motivata, valutando tutte le circostanze soggettive ed oggettive del fatto, come il ruolo marginale di alcuni imputati, l'assenza di precedenti, il contesto socio-culturale di riferimento e gli esiti lesivi complessivi.