Cassazione penale Sez. III sentenza n. 6332 del 8 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:6332PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di un bene può essere legittimamente disposto quando vi siano sufficienti elementi per ritenere che il bene stesso sia stato utilizzato per la commissione di reati in materia edilizia, urbanistica, ambientale e di gestione dei rifiuti, anche in presenza di provvedimenti amministrativi autorizzativi che non legittimano le condotte illecite realizzate. In tali casi, il Tribunale del Riesame e la Corte di Cassazione, nel valutare la legittimità del sequestro, non possono anticipare la decisione di merito sulla responsabilità penale dell'indagato, ma devono limitarsi a verificare la sussistenza dei presupposti di legge per l'applicazione della misura cautelare reale, senza entrare nel merito della contestazione penale. La motivazione del provvedimento che dispone o conferma il sequestro preventivo non deve essere meramente apparente, ma deve esaminare in modo adeguato le deduzioni difensive, pur senza spingersi a valutazioni sulla colpevolezza dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. MANCINI Franco - Consigliere

Dott. GRILLO Carlo - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. SENSINI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. NI. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 11/06/2007 TRIB. LIBERTA' di FIRENZE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SENSINI ((omissis));

sentite le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E MOTIVI DELLA DECISIONE

1 - Con ordinanza in data 11/6/2007 il Tribunale del Riesame di Firenze confermava il de…

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