Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1382 del 2021

ECLI:IT:TARSA:2021:1382SENT

Massima

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Il potere sanzionatorio di natura demolitoria esercitato dall'amministrazione comunale in presenza di un abuso edilizio rappresenta un atto dovuto e vincolato alla mera verifica dei relativi presupposti di legge, essendo prioritario e in re ipsa l'interesse pubblico al ripristino dell'ordine urbanistico-edilizio violato, a prescindere dalla verifica dell'eventuale sanabilità dell'intervento abusivo, la quale costituisce un mero posterius rispetto all'ordine di ripristino dello stato dei luoghi, peraltro condizionato all'iniziativa del diretto interessato. Ne consegue che l'amministrazione è esonerata dall'obbligo di predisporre un impianto motivazionale che vada oltre l'analitica descrizione delle opere da demolire e l'indicazione del regime autorizzatorio disatteso, da cui è evincibile la normativa violata. Inoltre, l'omessa comunicazione di avvio del procedimento e la conseguente pretermissione delle garanzie partecipative endo-procedimentali non hanno alcuna portata invalidante, ai sensi dell'art. 21 octies L. n. 241/90, trattandosi di un potere dovuto e vincolato all'accertamento della natura abusiva dell'opera rispetto al quale qualunque apporto partecipativo sarebbe superfluo ed ultroneo. Pertanto, al fine di contestare validamente la sanzione demolitorio-acquisitiva di cui all'art. 31 D.P.R. n. 380/2001, ove irrogata nei confronti di un immobile insistente in zona agricola, il ricorrente ha l'onere di comprovare tanto l'epoca di costruzione dello stesso sia antecedente alla c.d. legge ponte n. 765 del 1967, quanto che la relativa consistenza plano-volumetrica, per come accertata dall'amministrazione in sede di esercizio del potere sanzionatorio, coincida, quanto meno nei suoi salienti tratti identificativi, con quella preesistente al 1967.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/06/2021

N. 01382/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00247/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 247 del 2016, proposto dal sig. Giovanni Acanfora, rappresentato e difeso dall'avv. Gennaro Maresca, con domicilio in Salerno, c/o Segreteria T.A.R.;

contro

Comune di Scafati, in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio;

per l'annullamento:

- dell’ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi n. 2144 dell'11.11.2015 resa dal Comune di Scafati;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 12 maggio 2021, tenutasi ex art. 25 D.L…

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