Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19341 del 21 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:19341PEN

Massima

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Il ricorso avverso la sentenza di condanna per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali è dichiarato inammissibile. La Corte di Cassazione afferma che il giudice di merito ha correttamente escluso la scriminante dell'uso legittimo della forza, in quanto ha accertato che la Polizia è dovuta ricorrere all'uso della forza per bloccare l'imputato, il quale in stato di alterazione alcolica aveva opposto resistenza con calci e pugni all'azione dei poliziotti diretta all'identificazione e all'accompagnamento in Questura. Inoltre, la Corte ritiene corretta la qualificazione giuridica della condotta come lesioni personali, in quanto dalla stessa sono derivate per le persone offese una contusione ecchimotica e una distrazione lombare, alterazioni patologiche dell'organismo che integrano il reato di lesioni personali e non il meno grave reato di percosse. La Corte di Cassazione, pertanto, afferma il principio per cui l'uso legittimo della forza da parte dei pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni non sussiste quando l'imputato oppone resistenza con violenza, essendo in tal caso legittimo il ricorso alla forza da parte degli agenti per l'identificazione e l'accompagnamento del soggetto; inoltre, la distinzione tra il reato di percosse e quello di lesioni personali risiede nel fatto che quest'ultimo si configura quando dalla condotta dell'agente deriva una alterazione patologica, anche lieve, dell'organismo della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco Pao - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GH. MA. FI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2181/2006 CORTE APPELLO di VENEZIA, del 28/01/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/05/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MATERA Lina;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO

Con sentenza in data 7-10-2005 il Tribun…

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