Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43834 del 25 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:43834PEN

Massima

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Il reato di diffamazione è configurabile anche quando le espressioni offensive, pur se volgari e di contenuto sessuale, siano state utilizzate in risposta a precedenti ingiurie e provocazioni della persona offesa, in quanto l'esimente della provocazione di cui all'art. 599 c.p. non opera quando le condotte offensive, seppur provocate, risultino sproporzionate e eccedenti rispetto alle precedenti espressioni ingiuriose. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato, deve effettuare un giudizio di proporzionalità tra le condotte offensive reciproche, tenendo conto della gravità delle espressioni utilizzate, del contesto in cui sono state pronunciate e della finalità perseguita, al fine di accertare se le condotte dell'imputato, pur essendo state provocate, abbiano comunque superato i limiti della continenza e della reciproca tollerabilità. Pertanto, la mera circostanza che le espressioni offensive dell'imputato siano state pronunciate in risposta a precedenti ingiurie non è di per sé sufficiente a integrare la scriminante della provocazione, dovendosi valutare complessivamente la proporzionalità della reazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BEVERE Antonio - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Roma del 06/06/2011;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione del consigliere Paolo Antonio BRUNO;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale FODARONI Maria Giuseppina, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso;

sentito, altresi', l'avv. (OMISSIS), difensore della parte civile, che ha chi…

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