Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29110 del 21 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:29110PEN

Massima

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Il delitto di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) è compatibile con una situazione di conflitto tra genitori separati in ordine all'allevamento e alla cura dei figli minori, laddove sia accertata la strumentalizzazione delle prerogative genitoriali di uno in danno dell'altro. Pertanto, la ripetizione di condotte minacciose o moleste, anche originate da dissidi sulla gestione della prole, che provocano uno degli eventi previsti dalla norma (grave e perdurante stato di ansia o di paura, ovvero fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva, ovvero una modificazione delle proprie abitudini di vita), integra il reato di atti persecutori se sorrette dall'adeguato elemento soggettivo del dolo. L'accertamento dell'evento richiesto dalla fattispecie incriminatrice può fondarsi sulle dichiarazioni della persona offesa, sui suoi comportamenti conseguenti alla condotta dell'agente e sulla valutazione della idoneità astratta e concreta delle condotte a cagionare il grave e perdurante turbamento psicologico, senza necessità di accertamenti tecnici. Inoltre, l'elemento soggettivo del reato può essere desunto dalla valutazione complessiva della condotta dell'imputato, anche pregressa, in base alle regole di comune esperienza, senza che sia necessaria una prova diretta della sua consapevolezza dell'evento. Infine, la credibilità attribuita alla persona offesa, ove adeguatamente motivata, non è censurabile in sede di legittimità, così come la valutazione delle risultanze probatorie concernenti le lesioni personali, anche se provenienti da certificazione medica privata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SCARLINI E. V. S. - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/04/2019 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. LIGNOLA FERDINANDO, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS), che deposita conclusioni, nota spese e decreto di ammissione al patrocinio a spese dello S…

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