Consiglio di Stato sentenza n. 5335 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:5335SENT

Massima

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La procedura di mobilità volontaria ex art. 30 del d.lgs. n. 165/2001 costituisce una facoltà, non un obbligo, per le amministrazioni pubbliche, le quali possono optare per tale procedura oppure per altre modalità di reclutamento, purché adeguatamente motivino la scelta. Tuttavia, qualora l'amministrazione abbia avviato una procedura di mobilità, non può successivamente decidere di non darvi seguito senza una valida e ragionevole giustificazione, in quanto ciò integrerebbe un eccesso di potere per sviamento. Inoltre, l'amministrazione è tenuta a dare un riscontro espresso all'istanza di mobilità presentata dal dipendente, non potendosi ritenere sufficiente il mero silenzio serbato sull'istanza. Infine, gli atti adottati in violazione o elusione di una precedente sentenza giurisdizionale che abbia annullato un provvedimento, sono destinati a perdere efficacia in conseguenza dell'effetto caducatorio automatico derivante dall'annullamento del provvedimento presupposto.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/05/2023

N. 05335/2023REG.PROV.COLL.

N. 09600/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso per ottemperanza iscritto al numero di registro generale 9600 del 2022, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato Daniele Granara, con domicilio digitale come da PEC Registri di giustizia;

contro

Comune della Spezia, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Stefano Carrabba, Mariano Protto e Giovanni Corbyons, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, via Cicerone, 44;

nei confronti

-OMISSIS-, non costituito in giudizio;

per l’ottemperanza

della sentenza del Consiglio di Stato – Sez. V n. 8684/2022, resa tra le parti.

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