Cassazione penale Sez. III sentenza n. 36396 del 26 agosto 2019

ECLI:IT:CASS:2019:36396PEN

Massima

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La coltivazione non autorizzata di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti integra il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990, a prescindere dall'assenza di infiorescenze e dalla quantità irrisoria di principio attivo, in quanto il "coltivare" si riferisce all'intero ciclo evolutivo dell'organismo biologico e la destinazione non esclusivamente personale della sostanza ricavabile è desumibile dalla quantità delle piante possedute. Tuttavia, qualora ricorrano specifiche circostanze relative ai mezzi, alle modalità e alle quantità del fatto, il giudice è tenuto a valutare la configurabilità dell'ipotesi del fatto lieve di cui al comma 5 del medesimo articolo, senza limitarsi a un mero richiamo generico delle caratteristiche della coltivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. ROSI Elisabetta - rel. Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/07/2018 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ROSI ELISABETTA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa MARINELLI FELICETTA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'Appello di Reggio Calabria, con sentenza del 12 luglio 2018, ha confermato la senten…

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