Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19111 del 14 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:19111PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. non ricorre quando le condotte di violenza fisica e morale tra i coniugi siano reciproche e caratterizzate da un grado di gravità e intensità equivalenti, non essendo sufficiente la mera reiterazione di episodi di aggressività contingente, ma essendo necessario l'accertamento di un sistema di comportamenti vessatori e umilianti idonei a determinare l'assoggettamento della vittima e accompagnati dalla coscienza e volontà dell'agente di persistere in tale condotta soggiogante. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, non rileva tanto il profilo compensatorio della reazione, quanto piuttosto l'assenza di un quadro complessivo di condotte unilateralmente determinate dall'imputato, dovendosi escludere la sussistenza del reato quando gli scontri tra i coniugi trovino origine in contingenti ragioni di conflitto e non in un disegno persecutorio sistematico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata (OMISSIS);
nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza del 23/09/2020 della Corte di appello di Roma;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis));
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS) per la parte civile che ha …

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