Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 9965 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:9965SENB

Massima

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La mancata tempestiva impugnazione dell'ingiunzione amministrativa a demolire opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo rende incontestabile l'accertamento della loro abusività, precludendo al destinatario dell'ordine di demolizione d'ufficio la possibilità di contestare la qualificazione giuridica degli interventi come abusivi. Ciò in quanto l'inerzia del privato nel proporre ricorso avverso il provvedimento di ingiunzione a demolire comporta il consolidamento dell'accertamento dell'illecito edilizio, rendendo inammissibile il successivo ricorso avverso l'ordine di demolizione d'ufficio emesso in conseguenza dell'inottemperanza all'ingiunzione. La mancata impugnazione tempestiva dell'ingiunzione a demolire, infatti, determina l'incontrovertibilità della qualificazione giuridica degli interventi come abusivi, precludendo al privato la possibilità di contestare tale profilo in sede di impugnazione dell'ordine di demolizione d'ufficio. In tal modo, l'inerzia del destinatario dell'ingiunzione a demolire fa sì che l'accertamento dell'abusività delle opere diventi definitivo e non più contestabile, rendendo inammissibile il successivo ricorso avverso il provvedimento di demolizione d'ufficio. La ratio di tale principio risiede nell'esigenza di garantire l'effettività dell'azione amministrativa di repressione degli abusi edilizi, evitando che il privato possa eludere l'ordine di demolizione contestando nuovamente la qualificazione giuridica degli interventi già definitivamente accertata con l'ingiunzione non tempestivamente impugnata. Pertanto, il mancato ricorso avverso l'ingiunzione a demolire comporta il consolidamento dell'accertamento dell'abusività delle opere, precludendo al destinatario dell'ordine di demolizione d'ufficio la possibilità di contestare tale profilo.

Sentenza completa

N. 07109/2011
REG.RIC.

N. 09965/2011 REG.PROV.COLL.

N. 07109/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 7109 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo stesso in Roma, via ((omissis)), 7;

contro

Comune di Roma, rappresentato e difeso dall' Avv. ((omissis)), domiciliata per legge in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 1017 del 17 maggio 2011 prot. 47025 del 17 maggio 2011 di rimozione lavori e demolizione d'ufficio delle opere abusive eseguite in Roma via Selene n. 67.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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