Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il provvedimento di revoca di un contributo pubblico concesso ai sensi della L. 488/1992, afferma che: 1) La controversia relativa alla revoca di un finanziamento disciplinato dalla L. 488/1992 rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo, in quanto non riguarda una sovvenzione riconosciuta direttamente dalla legge, ma un contributo concesso in via provvisoria sulla base di specifiche condizioni. 2) Il provvedimento di revoca del contributo è legittimo laddove l'impresa beneficiaria non abbia dimostrato di aver sostenuto le spese necessarie per poter richiedere la prima quota di finanziamento, come prescritto dal decreto di concessione, e non abbia ultimato il programma di investimento entro il termine stabilito, anche qualora il ritardo sia dipeso da una causa di forza maggiore. 3) L'amministrazione è tenuta a rispettare le garanzie partecipative del privato nel procedimento di revoca, comunicando l'avvio del procedimento e consentendo il contraddittorio, senza che sia necessario predisporre ulteriori garanzie oltre a quelle già previste dalla legge. 4) Il richiamo nel provvedimento di revoca a una sentenza penale che ha riguardato i soci dell'impresa beneficiaria non inficia la legittimità del provvedimento, qualora tale richiamo abbia carattere meramente accessorio e non costituisca la motivazione principale della revoca. 5) Essendo il provvedimento di revoca del contributo ritenuto legittimo, deve essere respinta anche la domanda risarcitoria proposta dall'impresa beneficiaria.