Consiglio di Stato sentenza n. 10704 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:10704SENT

Massima

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Il condono edilizio di cui all'art. 32, commi 25 e seguenti, del D.L. n. 269/2003 non può essere concesso per opere che hanno comportato la realizzazione di nuova volumetria in zona assoggettata a vincolo paesaggistico o idrogeologico preesistente alla loro realizzazione, a prescindere dall'eventuale successiva autorizzazione rilasciata dalle autorità preposte alla tutela di tali vincoli. In tali ipotesi, l'incondonabilità dell'intervento non è superabile, in quanto la normativa in materia di condono edilizio, pur collocandosi sull'impianto generale della legge n. 47/1985, regolamenta in maniera più restrittiva le fattispecie sanabili, precludendo il condono sulla base della sola anteriorità del vincolo, senza la previsione procedimentale di alcun parere dell'autorità a esso preposta. Pertanto, in presenza di un vincolo paesaggistico o idrogeologico preesistente all'abuso, l'opera non può essere sanata attraverso il condono, a prescindere dalla successiva acquisizione delle autorizzazioni necessarie. Inoltre, in tali casi, non può formarsi il silenzio-assenso sulla domanda di condono, in quanto il provvedimento tacito può perfezionarsi solo in presenza di tutti i requisiti, formali e sostanziali, per l'accoglimento della stessa, condizione che nella specie è assente. Infine, l'ordine di demolizione dell'opera abusiva, una volta accertata l'illiceità dell'intervento, assume natura doverosa e vincolata per l'amministrazione, senza che sia necessaria la previa comunicazione di avvio del procedimento o la comparazione dell'interesse pubblico al ripristino della legalità con quello del privato alla conservazione del bene, essendo l'interesse pubblico alla rimozione delle opere abusive sempre in re ipsa.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/12/2022

N. 10704/2022REG.PROV.COLL.

N. 10171/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10171 del 2018, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale di pec come da registri di giustizia;

contro

Comune di Salerno, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso prima dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)) e successivamente dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale di pec come da registri di giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania -Salerno (Sezione Seconda) n. -OMISSIS-/2018, resa tra le parti, concernente u…

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