Il ritardo dell'amministrazione pubblica nell'adozione dei provvedimenti dovuti per legge, che determini un pregiudizio per il dipendente, integra una responsabilità contrattuale ex art. 1218 c.c. e dà diritto al risarcimento del danno, quantificabile nelle differenze retributive che il dipendente avrebbe percepito con il tempestivo riconoscimento della qualifica superiore. La competenza a conoscere di tale controversia appartiene al giudice ordinario, in quanto la lesione del diritto del dipendente è stata prodotta da un provvedimento amministrativo, la cui impugnazione deve essere effettuata entro il termine di decadenza previsto, decorrente dalla data di adozione del provvedimento conclusivo del procedimento, anche se questo sia stato adottato da un commissario ad acta in sostituzione dell'amministrazione inadempiente. Il termine prescrizionale per il risarcimento del danno decorre dalla data di adozione del provvedimento conclusivo del procedimento, non dalla data di approvazione della graduatoria iniziale.