Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19045 del 19 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:19045PEN

Massima

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Il reato di false dichiarazioni sulla propria identità personale di cui all'art. 496 c.p. si configura anche quando le false generalità sono rese spontaneamente a pubblici ufficiali che ne abbiano fatto richiesta, a prescindere dalla formazione di un atto pubblico, essendo sufficiente la mendace dichiarazione sulla identità personale al pubblico ufficiale per integrare il delitto. Il dolo del reato è integrato dalla consapevolezza e volontà di rendere false dichiarazioni sulla propria identità, a prescindere dalle finalità perseguite dall'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DR. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 225/2009 CORTE APPELLO di TORINO, del 27/03/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/02/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI CASOLA Carlo, che ha concluso per il rigetto.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza in data 27-…

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