Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'ordine di demolizione di un manufatto edilizio ai sensi dell'art. 31 del D.P.R. n. 380/2001 è illegittimo qualora sia accertato che il fabbricato esisteva già da tempo immemorabile, ovvero sin dal 1951, e gli interventi realizzati siano qualificabili come manutenzione straordinaria e risanamento conservativo, anziché come costruzione ex novo. In tali ipotesi, non ricorrendo i presupposti per l'applicazione della sanzione demolitoria prevista dalla normativa edilizia, l'amministrazione non può disporre l'acquisizione gratuita dell'opera abusiva e dell'area di sedime, ma può al più irrogare la sanzione pecuniaria di cui all'art. 33 del T.U. Edilizia. Pertanto, il giudice amministrativo è tenuto ad annullare il provvedimento di demolizione e di acquisizione gratuita, accertata la preesistenza del manufatto, e a rigettare la domanda risarcitoria, in assenza di prova del danno subito dal privato.