Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 11380 del 13 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:11380PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le disposizioni introdotte dalla Legge n. 67 del 2014 in materia di sospensione del processo per assenza dell'imputato non si applicano ai processi in corso nei quali, alla data di entrata in vigore della predetta legge, era già stata emessa la sentenza di primo grado, né a quelli ancora pendenti in primo grado in cui, nei confronti dell'imputato dichiarato contumace, non era stato emesso il decreto di irreperibilità. In tali casi, trovano applicazione le norme previgenti, con la conseguenza che il termine per l'impugnazione della sentenza di primo grado decorre dalla notifica dell'avviso di deposito della stessa al difensore, ai sensi dell'art. 548, comma 3, c.p.p. Pertanto, il gravame proposto dal difensore entro il termine previsto dalla normativa previgente deve essere ritenuto tempestivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/02/2017 della CORTE APPELLO di LECCE;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPOZZI ANGELO;
lette le conclusioni del P.G. Dott. BALSAMO ANTONIO che ha chiesto l'annullamento senza rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la ordinanza in epigrafe la Corte di appello di Lecce ha dichiarato inammissibile, perche' tardivamente proposto, il gravame proposto dall'imputato (OMISSIS) avverso la sentenza emessa il 16.12.201…

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