Il termine di un anno previsto dall'art. 391-bis c.p.c. per proporre il ricorso per revocazione di una sentenza della Corte di Cassazione è perentorio e la sua inosservanza comporta l'inammissibilità del ricorso. Tale termine decorre dalla data di pubblicazione della sentenza impugnata e non può essere superato neppure in presenza di vizi di motivazione dedotti nel ricorso, in quanto l'onere di enunciare i quesiti di diritto ai sensi dell'art. 366-bis c.p.c. sussiste anche per i motivi di ricorso fondati su tali vizi. La Corte di Cassazione, nell'esercizio del proprio potere di controllo sulla corretta applicazione delle norme processuali, è tenuta a dichiarare l'inammissibilità del ricorso per revocazione proposto oltre il termine di un anno dalla pubblicazione della sentenza impugnata, senza che sia necessaria alcuna attività difensiva da parte dell'amministrazione intimata.