Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48418 del 28 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:48418PEN

Massima

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Il dolo eventuale sussiste quando l'agente, pur non avendo l'intenzione diretta di provocare la morte della vittima, è in possesso di tutti gli elementi per prevedere il tragico epilogo e, nonostante ciò, agisce ugualmente, accettando il rischio che la sua azione, nei modi in cui è posta in essere, possa avere le conseguenze mortali verificatesi. Il criterio distintivo tra l'omicidio preterintenzionale e l'omicidio volontario risiede nel fatto che, nel primo caso, la volontà dell'agente esclude ogni previsione dell'evento morte, mentre, nel secondo, la previsione dell'evento è necessaria e deve essere accertata in concreto, non essendo sufficiente la semplice prevedibilità dello stesso. Pertanto, ai fini della configurabilità del dolo eventuale, è irrilevante che l'agente, in un momento precedente, avesse già deciso di uccidere la vittima o avesse già immaginato di spingerla giù dalle scale; ciò che rileva è la consapevolezza, nel momento della condotta, della concreta possibilità dell'evento mortale come rischio realisticamente possibile, previsto ed accettato. La mancanza di lesioni sul corpo dell'agente, l'assenza di una colluttazione e la circostanza che la vittima avesse le mani occupate non escludono la sussistenza del dolo eventuale, così come non rileva che l'agente non abbia seguito la vittima e l'abbia aggredita alle spalle, essendo sufficiente che la condotta, alla stregua delle regole di comune esperienza, dimostri la consapevole accettazione anche solo dell'eventualità che dal comportamento potesse derivare la morte. Infine, il fatto che l'agente non sia fuggito immediatamente dopo il fatto e abbia mostrato uno stato di agitazione e stupore non è idoneo a dimostrare l'assenza del dolo eventuale, trattandosi di elementi equivoci e inidonei a escludere la previsione e l'accettazione dell'evento morte da parte dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI ROMA;
dalla parte civile (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
dalla parte civile (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
dalla parte civile (OMISSIS) nato a (OMISSIS);
dalla parte civile (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nel procedimento a carico di quest'ultimo;
inoltre:
(OMISSIS) S.P.A.;
avverso la sentenza del 28/06/2018 della CORTE ASSISE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedime…

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