Il notaio, nell'esercizio della propria attività professionale, è tenuto a verificare con diligenza l'autenticità e la validità degli atti e dei documenti posti a fondamento degli atti da lui rogati, in particolare quando si tratta di procure rilasciate all'estero, al fine di accertare l'effettiva legittimazione del soggetto agente e la conformità alle prescrizioni di forma previste dalla legge del luogo di formazione dell'atto. Tuttavia, la mancata o non corretta esecuzione di tali verifiche da parte del notaio non determina di per sé la sua responsabilità civile, qualora risulti accertato che il pregiudizio lamentato dall'interessato non sia in nesso causale con la condotta del notaio, ma dipenda da circostanze indipendenti dalla sua attività, come l'accertata titolarità del diritto in capo al soggetto che ha disposto del bene. In tal caso, la condotta del notaio, pur potendo assumere rilievo sul piano disciplinare, non configura un illecito civile risarcibile.