Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20110 del 20 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:20110PEN

Massima

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Il reato di falso ideologico del privato in atto pubblico di cui all'art. 483 c.p. è assorbito nel reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316-ter c.p., in quanto l'utilizzo o la presentazione di dichiarazioni o documenti falsi costituisce elemento essenziale per la configurazione di quest'ultimo reato, che pertanto assorbe il primo ai sensi dell'art. 84 c.p. Ciò in quanto il reato di cui all'art. 316-ter c.p. contiene tutti gli elementi del falso ideologico di cui all'art. 483 c.p., e in più l'elemento specializzante costituito dalla percezione di un profitto indebito a danno dello Stato. Pertanto, qualora ricorrano gli estremi del reato di cui all'art. 316-ter c.p., il fatto non può essere ulteriormente qualificato come reato di falso ideologico ai sensi dell'art. 483 c.p., in quanto quest'ultimo risulta assorbito nel più grave reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

GA. FR., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 27/04/2006 CORTE APPELLO di PALERMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA VITO;

Udito il Procuratore Generale, in persona del Sostituto Dott. Giuseppe Febbraro, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Ga. Fr. ricorre avverso la sentenza della Corte d…

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