Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2229 del 21 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:2229PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di detenzione di sostanze stupefacenti si configura quando l'imputato, pur non essendo l'autore materiale della condotta, abbia consapevolmente fornito un apporto, anche di natura morale, che abbia rafforzato il proposito criminoso dell'autore principale, come nel caso in cui l'imputato abbia condiviso e agevolato le attività di pesatura e confezionamento della droga, in ragione della diffusa presenza di sostanza stupefacente e di materiale per il confezionamento nell'abitazione comune e dell'ammissione dell'imputato di aver partecipato alla condotta criminale del concorrente, entrambi disoccupati e tossicodipendenti. Tale condotta, diversamente dalla mera connivenza non punibile, consistente in una condotta meramente passiva e inerte, inidonea a contribuire causalmente alla realizzazione dell'illecito, integra il concorso morale nel reato, in quanto rafforza il proposito criminoso dell'autore principale. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del concorso morale, deve fornire una motivazione adeguata e immune da vizi logici, basata su corretti criteri di inferenza e su condivisibili massime di esperienza, senza che il giudizio di legittimità possa sindacare la ricostruzione e la valutazione del fatto, nonché l'apprezzamento del materiale probatorio, profili rimessi alla esclusiva competenza del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VILLONI Orlando - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - rel. Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/02/2019 della Corte di appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe, la Corte di appello di Bologna, in parziale riforma dell…

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