Cassazione penale Sez. V sentenza n. 55403 del 11 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:55403PEN

Massima

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Il concetto di "appartenenza" ad un'associazione mafiosa, rilevante ai fini dell'applicazione delle misure di prevenzione, comprende la condotta che, pur non integrando la "partecipazione", si sostanzia in un'azione, anche isolata, funzionale agli scopi associativi, con esclusione delle mere situazioni di contiguità o vicinanza al gruppo criminale. Pertanto, il giudizio di pericolosità qualificata del soggetto non può essere fondato in modo alternativo e indistinto sull'"appartenenza" o sulla "contiguità" alla cosca, senza una motivazione adeguata che chiarisca la specifica condotta rilevante. Inoltre, nel procedimento di prevenzione, la preclusione derivante dal giudicato penale opera rebus sic stantibus, sicché devono essere valutati come nuovi elementi sopravvenuti quelli diversamente considerati dalla sentenza assolutoria, la quale ha riformato la precedente condanna per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa. Pertanto, il giudizio sulla correlazione temporale tra il periodo di manifestazione della pericolosità e l'epoca dell'acquisto del bene non può essere fondato esclusivamente sulla preclusione derivante dal giudicato penale, senza tenere conto di tali nuovi elementi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 02/02/2018 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPUTO;
Letta la requisitoria scritta del Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. ZACCO Franca ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 02/02/2018, la Corte di appello di Reggio Calabria ha confermato il decreto del 04/05/2…

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