Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22536 del 9 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:22536PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, agisce nel rispetto dei limiti e delle modalità previste dalla legge, non può essere considerato arbitrario o persecutorio, anche qualora il privato ritenga erroneamente la sua condotta come tale. L'ipotesi di cui all'art. 393-bis c.p. presuppone l'oggettiva arbitrarietà dell'azione del pubblico ufficiale, che si manifesti con modalità esorbitanti e persecutorie, tali da giustificare la reazione violenta del privato. Pertanto, il mero errore del privato sulla legittimità dell'azione del pubblico ufficiale non è sufficiente a configurare la scriminante, essendo necessario che l'arbitrarietà sia effettivamente riscontrabile. Il concorso morale nel reato può essere integrato anche dalla condotta di chi, pur non partecipando materialmente all'azione delittuosa, ne diriga o coordini l'esecuzione, assumendo una posizione di preminenza e di direzione del gruppo. In tal caso, la responsabilità penale del soggetto che svolge tale ruolo di "capopopolo" può essere affermata anche in assenza di una sua diretta partecipazione fisica all'azione violenta, qualora emerga il suo contributo morale e organizzativo all'interno del gruppo. La valutazione complessiva degli elementi probatori, incluse le risultanze video, rientra nella sfera di discrezionalità dei giudici di merito, la cui motivazione non può essere sindacata in sede di legittimità se non in presenza di vizi logici o travisamenti della prova di rilevanza decisiva. La Corte di Cassazione non può sostituire la propria valutazione a quella dei giudici di merito, se non in presenza di palesi illogicità o errori manifesti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/12/2015 della Corte di appello di Roma;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l'inamm…

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