Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30055 del 9 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:30055PEN

Massima

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Il legale rappresentante di una società, pacificamente risultante dagli atti processuali, ha la legittimazione a proporre richiesta di riesame avverso il decreto di sequestro preventivo emesso nei confronti della società stessa, non potendo essere dichiarata l'inammissibilità di tale richiesta per mancanza di legittimazione. Il giudice, nel valutare la legittimazione del ricorrente, deve tenere conto di tutti gli elementi probatori presenti nel fascicolo processuale, senza limitarsi a una valutazione parziale e superficiale. L'ordinanza che dichiara l'inammissibilità della richiesta di riesame per carenza di legittimazione, in presenza di elementi probatori che attestano la qualità di legale rappresentante del ricorrente, deve essere annullata con rinvio per un nuovo esame, al fine di garantire il diritto di difesa e il principio del contraddittorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. LOMBARDO Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 110/2014 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 05/02/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO PRESTIPINO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio dell'ordinanza;

udito il difensore avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS)o, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

FATTO E DIRITTO

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