Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36882 del 12 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36882PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle prove e nella ricostruzione dei fatti, purché la motivazione sia logica, coerente e rispettosa dei criteri di prudenza e imparzialità. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che non ravvisi vizi logici o giuridici manifesti nella motivazione. In particolare, il giudice di merito può legittimamente privilegiare le dichiarazioni di testimoni estranei alle parti, rispetto a quelle delle parti stesse, quando sussistano elementi di sospetto circa l'attendibilità di queste ultime, come nel caso di forti contrasti pregressi tra i gruppi familiari coinvolti. Inoltre, il giudice di merito può legittimamente ritenere sussistente il dubbio ragionevole circa la reciprocità delle offese, e quindi l'applicabilità dell'esimente, sulla base di una valutazione complessiva e logica delle risultanze probatorie, senza che ciò integri un vizio di motivazione censurabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GI. CA. N. IL (OMESSO), parte civile;

2) BA. DO. N. IL (OMESSO) C/;

3) PI. DA. N. IL (OMESSO) C/;

avverso la sentenza n. 13/2009 TRIBUNALE di SANREMO, del 05/05/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'AMBROSIO Vito che…

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