Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6563 del 12 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:6563PEN

Massima

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Il giudice di prevenzione, accertata l'appartenenza del proposto a un sodalizio mafioso sulla base di elementi indiziari, di sentenze di condanna definitive e di dichiarazioni di collaboratori di giustizia, può applicare nei suoi confronti la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e la misura patrimoniale della confisca dei beni, anche se intestati a terzi, ritenuti di provenienza illecita in ragione della palese sperequazione tra redditi dichiarati e valore del patrimonio, nonché dei rapporti del proposto con esponenti della consorteria mafiosa. L'attualità della pericolosità sociale del soggetto proposto si presume dalla provata attualità della sua adesione all'associazione mafiosa, senza necessità di ulteriori specifiche deduzioni, essendo sufficiente l'accertamento dell'appartenenza al sodalizio. I vizi di motivazione denunciati in sede di legittimità non sono sindacabili, atteso che il procedimento di prevenzione non richiede gli stessi standard probatori del processo penale di cognizione, essendo sufficiente un giudizio di probabilità sulla pericolosità sociale e sull'origine illecita dei beni. La declaratoria di inammissibilità del ricorso per cassazione comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARTELLA Ilario - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

PA. Sa., nato a (OMESSO) il (OMESSO);

avverso il decreto emesso in data 26.05.2006 dalla Corte di Appello di Palermo nel procedimento di prevenzione promosso nei suoi confronti;

esaminati gli atti, i ricorsi e il provvedimento impugnato;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere Dott. PAOLONI Giacomo;

lette le richieste scritte del Procuratore Generale in Sede (sos…

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