Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1106 del 9 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:1106PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del proprio sindacato sulla motivazione della sentenza impugnata, non può riesaminare il merito della valutazione probatoria effettuata dal giudice di merito, se questa risulta sorretta da una motivazione logica e coerente, che dia conto delle ragioni per le quali alcune testimonianze sono state ritenute più attendibili di altre, anche quando queste ultime provengano da soggetti portatori di interessi antagonisti rispetto all'imputato. Pertanto, il giudice di legittimità deve dichiarare inammissibile il ricorso che si limiti a sollecitare una mera rivisitazione della valutazione probatoria, senza denunciare specifici vizi logici o errori di diritto nella motivazione della sentenza impugnata. Inoltre, il ricorso che non contenga alcun riferimento agli effetti civili perseguiti attraverso l'impugnazione deve essere dichiarato inammissibile ai sensi dell'art. 576 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di:

(OMISSIS);

quale parte civile nel procedimento nei confronti di:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 15/3/2011 del Tribunale di Castrovillari;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. RIELLO Luigi, che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza imp…

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